1969 – 2019: 50 anni di progresso

Da quel 20 luglio 1969 ne è passata di acqua sotto i ponti…… sono 50 anni esatti dal primo allunaggio. Vedere le immagini della terra riprese dalle prime orbite dell’Apollo 11 fa riflettere su come fosse a quell’epoca……… Se paragoniamo la foto della terra vista dall’alto scattata allora, a un’immagine presa da un satellite di oggi, all’apparenza sembra che nulla sia cambiato. In realtà è mutato completamente il “contenuto” di quei 100 km di atmosfera.

È cambiato il nostro modo di pensare e di ragionare in sole cinquanta primavere, in passato si ragionava in piccolo, in modo più discreto e prudente. Pensiamo ad esempio alla dimensione delle abitazioni, delle vetture o alla capillarità dei mezzi di trasporto. Cinquant’anni fa un appartamento di 60 metri quadrati, con un solo bagno, poteva essere abitato da quattro persone, ora la stessa metratura è “vivibile” per due. Oppure le vetture erano più piccole, anche le stesse berline e un garage pensato all’epoca, ora non è sufficientemente grande per farci stare un’auto di piccola cilindrata moderna.

I progetti e le strutture erano pensati con piglio più modesto: c’è chi, come l’Ing. Francesco Aimone Jelomoni, all’epoca è stato addirittura tacciato di megalomania per il suo progetto dell’Autostrada del Sole, a due corsie per senso di marcia.

Gli anni ’60 hanno concretizzato il fermento di ricerca dell’innovazione che ha avuto origine nel decennio precedente. Scoperte e innovazioni sensazionali in tutti i campi sono nate in quel periodo: il laser, mezzi di trasporto supersonici, progressi medici in campo chirurgico…. Per non parlare dell’industria nazionale e di alcune realtà, oggi del tutto scomparse, che facevano grandi cose: ad esempio Olivetti con i suoi rivoluzionari calcolatori Summa riceveva consenso e ammirazione dai colossi statunitensi dell’informatica… E il calcolatore utilizzato sull’Apollo 11? Era di gran lunga meno potente di uno smartphone, ma sufficiente per eseguire tutte le elaborazioni e garantire il successo della missione. Certamente mancava tutta la tecnologia di oggi, sarebbe stato necessario arrivarci gradualmente come poi è successo. Nel mondo dell’industria c’era quella prudenza nel pensare e predisporre, quasi come un dovere di auto protezione e di ricerca dell’essenziale ma funzionale, senza mai esagerare.

Com’è oggi? L’esatto contrario, si pensa in grande e in modo diversificato. Sono disponibili prodotti e soluzioni di ogni genere, tanti tipi di mobilità e infrastrutture, l’automazione spinta, tecnologia accessibile a tutti, molte sono le piccole comodità alle quali ora faremmo immensa fatica a rinunciare.

Tutto ciò che ci circonda è più grande, perché pensato in grande. C’è molta innovazione, è costante, la percepiamo quasi in tempo reale ma in misura inferiore: ossia tante piccole innovazioni che messe insieme contribuiscono ai continui cambiamenti e miglioramenti in completa contrapposizione alle meno ricorrenti scoperte e innovazioni di 50 anni fa, forse per questo più eclatanti.

L’e-commerce può essere ritenuto eclatante alla pari dell’allunaggio o del primo trapianto di cuore? Oppure internet sommato agli smartphone e alla firma digitale possono in qualche modo essere paragonati allo sbarco sulla luna?

Da un’analisi dei due periodi risulta che grandi scoperte o innovazioni poco ricorrenti contro quelle piccole e quotidiane hanno in comune lo stesso risultato finale: il continuo progresso.

L’innovazione ha sempre fatto paura o generato timori tra la popolazione. Durante l’ammaraggio dei tre astronauti dell’Apollo 11 a missione conclusa, nessuno sarebbe stato in grado di sapere se l’esterno della capsula fosse contaminato da qualche batterio sconosciuto o se avesse contagiato gli stessi astronauti. Risultato: l’equipaggio fu messo in quarantena. Lo stesso ragionamento può essere applicato all’intelligenza artificiale: risolve molti problemi ed è di indubbia utilità e pertanto è già impiegata in molte applicazioni, ma nessuno sa realmente prevedere se sia pericolosa, se potrà avere ripercussioni disastrose o meno.

Tra il primo passo dell’uomo sulla luna e l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni sono passati 50 anni, durante i quali l’uomo ha sognato, immaginato, rischiato ed è riuscito a creare e realizzare tante piccole e grandi innovazioni che hanno rivoluzionato la vita di tutti noi.

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